Roma, 9 Aprile 1999 All'Amico Renato. Questo è quanto ho detto per la Tua presentazione, mi è sembrato giusto dire la verità, era il meno che potevo fare. Vedrai che fra noi ti troverai bene. Oramai, quello che è fatto è fatto e, "l'0ra delle decisioni irrevocabili" è arrivata anche per te!
"Renato Nenci una persona libera che parla con facilità e schiettezza senza veli e senza paura, lo fa contro tutto quello che è potere, oppressione, infelicità, dolore, falsità, ipocrisia, è uno che si spinge nella rivolta contro se stesso prima che contro la società. Il Nenci è rivolta morale e civile, è la passione, la lotta l’amore per la vita sua e per quella degli altri. Di tutti gli altri. Comunica con un linguaggio a volte ruvido, imbronciato, a volte dolce ed affabile, ma sempre immediato e trasparente, onesto e schietto, avventuriero dei sogni, ma anche del fare immediato. E’ un misto di volontariato e azione immediata contro un male oscuro che avvolge tutti e tutto: l’indifferenza. Entra in sintonia con le persone nauseate dal chiacchiericcio paesano, si identifica con le arrabbiature di chi non vuole essere spettatore di una farsa che lo costringe ad essere solo un numero, che si consuma e che vuole vivere e "osare turbare l’universo". Renato Nenci è una persona comune, ma fuori posto, capace di una rivoluzionaria tenerezza sociale, capace di prendere il megafono per dare voce a chi non l’ha mai avuta, capace di ingraziarsi i potenti ma anche di sbeffeggiarli. Capace di mettere in mostra la propria personalità impresentabile che, dice sempre di sì e quella più presentabile che dice anche no. Contro tutte le violenze morali, contro tutti i terrorismi e le guerre, il Nenci osa, coraggiosamente, mettere in dubbio le proprie verità e le proprie certezze per evitare il rischio dell’onnipotenza. Crede che attraverso la gente comune che lo segue, attraverso la comunicazione trasparente e le proprie responsabilità, ("noi siamo i diritti e i doveri, il nord e il sud, il vecchio e il giovane, il passato e il presente") possa nascere "la società dei liberi stati mentali" e cioè la capacità di immaginare insieme un mondo diverso. Il 16 Aprile è tata una serata dove si sono alternati molti discorsi e qualche poesia, un po’ di musica e tante parole, persone note e sconosciute, emozioni forti e commozioni vere. Una agape fatta di inquietudini e di ricordi, di gente che non si arrende, che vuol andare oltre la politica razionale, fredda e inconcludente, dei partiti, che osa turbare l’universo senza che questo diventi la sua prigione. Proprio con Nenci sta nascendo qualcosa ed è qualcosa di bello che ho vissuto in una notte chiusina in mezzo anche a gente che non conoscevo; persone che ogni giorno, l’una all’insaputa dell’altra, la pensano allo stesso modo e che quando ci parli ti aiutano sempre a riflettere.Sento che Renato Nenci assieme a noi e a questa gente potrà rendere un po’ più dura la vita dei potenti di questa parte d’Italia e più lieve quella dei poveri, degli ultimi come di tutti quelli che auspicano una società più umana e civile."
Inizia, fin da ora, a farti vedere, non essere timido, sii te stesso e vedrai che riuscirai nel tuo e nel nostro progetto. Contiamo sulla tua età, sulla tua preparazione, sulla tua onesta, e sul tuo entusiasmo. Auguri e Buona Fortuna, Renato. Io ti sarò sempre vicino.
Tuo affezionatissimo Caterbo
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